Guida di Silvia & Riccardo

Silvia
Guida di Silvia & Riccardo

Passeggiate in montagna

Siamo nel Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga. Luoghi dove la natura la fa da padrona, con bellissimi Paesi da visitare (non chiamateli Borghi!)
La Rocca si erge ad un'altezza di 1520 m.s.l.m., ai confini di Campo Imperatore e domina il versante sud del Gran Sasso d'Italia. Il sottostante paese di Calascio si trova a 1200 metri di quota. In un documento del 1380 si ha la prima citazione di Rocca Calascio, intesa come torre di avvistamento isolata, ma la costruzione della torre è da collocarsi intorno all'anno 1000. Ad Antonio Piccolomini si deve attribuire, verso il 1480, la realizzazione delle 4 torri attorno all'originario torrione di Rocca Calascio, il muro di cinta attorno al paese e la ricostruzione di gran parte dell'abitato distrutto dal furioso terremoto del 1461. Nelle vicinanze della Rocca si trova la Chiesa di Santa Maria della Pietà, costruita dai pastori intorno al 1400 come ringraziamento alla Madonna quando i soldati dei Piccolomini respinsero, in una sanguinosa battaglia, un gruppo di briganti provenienti dal confinante Stato Pontificio. Punto di osservazione di elevata strategia militare, era in grado di comunicare, mediante l'ausilio di torce durante la notte e di specchi nelle ore diurne attraverso innumerevoli collegamenti ottici disseminati nel territorio, con i castelli della costa adriatica. Con la dominazione aragonese fu istituita la "Dogana della mena delle pecore in Puglia" e la pastorizia transumante divenne la principale fonte di reddito del Regno. Fu quindi un momento di notevole sviluppo per i paesi della Baronia che nel 1470 possedevano oltre 90.000 pecore e fornivano ingenti quantitativi di pregiata "lana carapellese" a città come L'Aquila e Firenze. Nel 1579 Costanza Piccolomini, l'ultima della famiglia, vendette la Baronia, il Marchesato di Capestrano e le terre di Ofena e Castel del Monte a Francesco Maria Dè Medici, Granduca di Toscana per 106.000 ducati. Nel 1703 un disastroso terremoto demolì il castello ed il paese di Rocca calascio: furono ricostruite solo le case nella parte bassa dell'abitato e molti abitanti preferirono trasferirsi nella sottostante Calascio. Nel 1743 il territorio passò sotto la dominazione Borbonica. Un progressivo spopolamento ha ridotto il numero degli abitanti della Rocca da circa 800 nel 1600 a zero nel 1957. Calascio, a sua volta, ha iniziato il suo declino a fine '800, subendo gli effetti di una massiccia emigrazione nei primi decenni del '900. Una popolazione di circa 1900 abitanti nel 1860, ridotta nel 1892 a soli 299. Abitanti: 169 Altitudine: 1214 metri slm PDF L'Aria la pietra il fuoco (115Kb) (tratto da Volume VIII , No. 30 (1995) della Rivista D'Abruzzo) Emergenze Storico-culturali La Rocca e la Chiesa Bramantesca (Rocca Calascio) Cappella della Madonna della Pietà: del 1451 a pianta ottagonale sorge nei pressi della Rocca s su un piccolo pianoro a strapiombo Chiesa di S. Nicola di Bari, arrichita da un portale ligneo del Cinquecento intagliato con scene dell'Antico Testamento e della vita del santo Chiesa di Sant'Antonio Abate, del 1645 dove oggi è possibile ammirare "Le tentazioni di Sant'Antonio nel Deserto" del Patini Chiesa S. Maria delle Grazie Curiosità Oggi la Rocca è conosciuta dal grande pubblico per essere di frequente oggetto di grandi set cinematografici: tra questi "Lady Hawke", stupenda favola ambientata nel medioevo con Rutger Hauer e Michelle Pfeiffer e, più recentemente, un film su Padre Pio da Pietralcina. Manifestazioni e Feste 9 maggio: San Nicola Prima o seconda domenica di agosto: Sagra del pecorino Concerti di musica classica Tutto l'anno, nei fine settimana, prove aperte e concerti dell' "Officina Musicale" diretta dal M° Orazio Tuccella. Gastronomia: Prodotti legati alla pastorizia
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Rocca Calascio
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La Rocca si erge ad un'altezza di 1520 m.s.l.m., ai confini di Campo Imperatore e domina il versante sud del Gran Sasso d'Italia. Il sottostante paese di Calascio si trova a 1200 metri di quota. In un documento del 1380 si ha la prima citazione di Rocca Calascio, intesa come torre di avvistamento isolata, ma la costruzione della torre è da collocarsi intorno all'anno 1000. Ad Antonio Piccolomini si deve attribuire, verso il 1480, la realizzazione delle 4 torri attorno all'originario torrione di Rocca Calascio, il muro di cinta attorno al paese e la ricostruzione di gran parte dell'abitato distrutto dal furioso terremoto del 1461. Nelle vicinanze della Rocca si trova la Chiesa di Santa Maria della Pietà, costruita dai pastori intorno al 1400 come ringraziamento alla Madonna quando i soldati dei Piccolomini respinsero, in una sanguinosa battaglia, un gruppo di briganti provenienti dal confinante Stato Pontificio. Punto di osservazione di elevata strategia militare, era in grado di comunicare, mediante l'ausilio di torce durante la notte e di specchi nelle ore diurne attraverso innumerevoli collegamenti ottici disseminati nel territorio, con i castelli della costa adriatica. Con la dominazione aragonese fu istituita la "Dogana della mena delle pecore in Puglia" e la pastorizia transumante divenne la principale fonte di reddito del Regno. Fu quindi un momento di notevole sviluppo per i paesi della Baronia che nel 1470 possedevano oltre 90.000 pecore e fornivano ingenti quantitativi di pregiata "lana carapellese" a città come L'Aquila e Firenze. Nel 1579 Costanza Piccolomini, l'ultima della famiglia, vendette la Baronia, il Marchesato di Capestrano e le terre di Ofena e Castel del Monte a Francesco Maria Dè Medici, Granduca di Toscana per 106.000 ducati. Nel 1703 un disastroso terremoto demolì il castello ed il paese di Rocca calascio: furono ricostruite solo le case nella parte bassa dell'abitato e molti abitanti preferirono trasferirsi nella sottostante Calascio. Nel 1743 il territorio passò sotto la dominazione Borbonica. Un progressivo spopolamento ha ridotto il numero degli abitanti della Rocca da circa 800 nel 1600 a zero nel 1957. Calascio, a sua volta, ha iniziato il suo declino a fine '800, subendo gli effetti di una massiccia emigrazione nei primi decenni del '900. Una popolazione di circa 1900 abitanti nel 1860, ridotta nel 1892 a soli 299. Abitanti: 169 Altitudine: 1214 metri slm PDF L'Aria la pietra il fuoco (115Kb) (tratto da Volume VIII , No. 30 (1995) della Rivista D'Abruzzo) Emergenze Storico-culturali La Rocca e la Chiesa Bramantesca (Rocca Calascio) Cappella della Madonna della Pietà: del 1451 a pianta ottagonale sorge nei pressi della Rocca s su un piccolo pianoro a strapiombo Chiesa di S. Nicola di Bari, arrichita da un portale ligneo del Cinquecento intagliato con scene dell'Antico Testamento e della vita del santo Chiesa di Sant'Antonio Abate, del 1645 dove oggi è possibile ammirare "Le tentazioni di Sant'Antonio nel Deserto" del Patini Chiesa S. Maria delle Grazie Curiosità Oggi la Rocca è conosciuta dal grande pubblico per essere di frequente oggetto di grandi set cinematografici: tra questi "Lady Hawke", stupenda favola ambientata nel medioevo con Rutger Hauer e Michelle Pfeiffer e, più recentemente, un film su Padre Pio da Pietralcina. Manifestazioni e Feste 9 maggio: San Nicola Prima o seconda domenica di agosto: Sagra del pecorino Concerti di musica classica Tutto l'anno, nei fine settimana, prove aperte e concerti dell' "Officina Musicale" diretta dal M° Orazio Tuccella. Gastronomia: Prodotti legati alla pastorizia
Il Rifugio, di proprietà del C.A.I. di Roma, è situato a 2388 metri sulla Cresta del Monte Portella, nel cuore del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga , al ridosso del Corno Grande e delle principali vette del massiccio. Il Duca degli Abruzzi è un rifugio di montagna raggiungibile solo a piedi con 40 minuti di facile cammino da Campo Imperatore (AQ), o da Prati di Tivo (TE) con una splendida traversata di 4 ore. Non offre grandi comodità ma è un luogo dove escursionisti, alpinisti e amanti della montagna potranno trovare ristoro e pernottare immersi nello splendido ambiente naturale che lo circonda. Welcome to Rifugio Duca degli Abruzzi The Refuge, owned by the C.A.I. (Italian Alpine Club) section of Rome, is located on the ridge of Portella mountain at 7834 feet, in the heart of Gran Sasso and Monti della Laga National Park and is next to Corno Grande and all the main mountain peaks. The Duca degli Abruzzi is a mountain hut that is reachable by a moderate 40 minute hike from Campo Imperatore (AQ), or from Prati di Tivo (TE) after a beautiful 4 hours traverse. It's a place where hikers, alpinists and mountain lovers can find refreshment and lodging surrounded by a gorgeous natural environment.
6 當地人推薦
Rifugio Duca degli Abruzzi
Piazzale di Campo Imperatore
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Il Rifugio, di proprietà del C.A.I. di Roma, è situato a 2388 metri sulla Cresta del Monte Portella, nel cuore del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga , al ridosso del Corno Grande e delle principali vette del massiccio. Il Duca degli Abruzzi è un rifugio di montagna raggiungibile solo a piedi con 40 minuti di facile cammino da Campo Imperatore (AQ), o da Prati di Tivo (TE) con una splendida traversata di 4 ore. Non offre grandi comodità ma è un luogo dove escursionisti, alpinisti e amanti della montagna potranno trovare ristoro e pernottare immersi nello splendido ambiente naturale che lo circonda. Welcome to Rifugio Duca degli Abruzzi The Refuge, owned by the C.A.I. (Italian Alpine Club) section of Rome, is located on the ridge of Portella mountain at 7834 feet, in the heart of Gran Sasso and Monti della Laga National Park and is next to Corno Grande and all the main mountain peaks. The Duca degli Abruzzi is a mountain hut that is reachable by a moderate 40 minute hike from Campo Imperatore (AQ), or from Prati di Tivo (TE) after a beautiful 4 hours traverse. It's a place where hikers, alpinists and mountain lovers can find refreshment and lodging surrounded by a gorgeous natural environment.
È considerato uno dei luoghi più suggestivi e paradisiaci d’Abruzzo, nel cuore del Parco nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, dove il verde e l’azzurro si confondono e l’acqua sgorga sonante dalle sorgenti del fiume Chiarino. Siamo nella Val Chiarino, un anfiteatro naturale incassato tra il monte Corvo e le cime della catena occidentale del Gran Sasso. È qui, a 1.500 metri di altezza, che sorge il rifugio Domenico Fioretti, un’incantevole e attrezzata baita di montagna recentemente ristrutturata dall’Amministrazione separata dei Beni di Uso Civico (Asbuc) di Arischia. Il panorama è mozzafiato e in lontananza si scorge anche il lago di Campotosto.
Valle del Chiarino
È considerato uno dei luoghi più suggestivi e paradisiaci d’Abruzzo, nel cuore del Parco nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, dove il verde e l’azzurro si confondono e l’acqua sgorga sonante dalle sorgenti del fiume Chiarino. Siamo nella Val Chiarino, un anfiteatro naturale incassato tra il monte Corvo e le cime della catena occidentale del Gran Sasso. È qui, a 1.500 metri di altezza, che sorge il rifugio Domenico Fioretti, un’incantevole e attrezzata baita di montagna recentemente ristrutturata dall’Amministrazione separata dei Beni di Uso Civico (Asbuc) di Arischia. Il panorama è mozzafiato e in lontananza si scorge anche il lago di Campotosto.
Il paese di Bussi è attraversato dal fiume Tirino che nasce dal sistema acquifero di Campo Imperatore e dopo un percorso carsico di 25 km viene alla luce attraverso il Lago di Capodacqua. Lungo il suo percorso viene alimentato dalla sorgente di Prisciano ed un piccolo laghetto nei pressi di Capestrano. Il suo nome proviene infatti dal grego "tritano" che sta a significare triplice sorgente. Il fiume Tirino è noto come uno dei fiumi più limpidi e puliti d'Italia. Attualmente la portata è di circa 6000 l / secondo e la temperatura delle acque di 11 °C. Partendo da Capestrano è possibile prenotare una escursione in Canoa sul fiume Tirino. Consiglio la Cooperativa Il Bosso https://www.ilbosso.com/canoa-fiume-tirino
26 當地人推薦
Tirino
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Il paese di Bussi è attraversato dal fiume Tirino che nasce dal sistema acquifero di Campo Imperatore e dopo un percorso carsico di 25 km viene alla luce attraverso il Lago di Capodacqua. Lungo il suo percorso viene alimentato dalla sorgente di Prisciano ed un piccolo laghetto nei pressi di Capestrano. Il suo nome proviene infatti dal grego "tritano" che sta a significare triplice sorgente. Il fiume Tirino è noto come uno dei fiumi più limpidi e puliti d'Italia. Attualmente la portata è di circa 6000 l / secondo e la temperatura delle acque di 11 °C. Partendo da Capestrano è possibile prenotare una escursione in Canoa sul fiume Tirino. Consiglio la Cooperativa Il Bosso https://www.ilbosso.com/canoa-fiume-tirino

Visite turistiche

La città dell’Aquila merita una visita per i suoi meravigliosi palazzi del 700 ormai quasi tutti ristrutturati. È la città delle 99 piazze, 99 chiese e 99 fontane. Siamo nel Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, dove la natura la fa da padrona. Ci sono poi meravigliosi Borghi da visitare
51 當地人推薦
L'Aquila
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La città dell’Aquila merita una visita per i suoi meravigliosi palazzi del 700 ormai quasi tutti ristrutturati. È la città delle 99 piazze, 99 chiese e 99 fontane. Siamo nel Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, dove la natura la fa da padrona. Ci sono poi meravigliosi Borghi da visitare
Museo di Arte Contemporanea Maxxi L’Aquila nel prestigioso e antico edificio di Palazzo Ardinghelli, nel Centro storico della città: "Un laboratorio dedicato alla produzione artistica e culturale aperto al territorio e alle sue energie. Uno spazio dove le collezioni di arte, architettura e fotografia del MAXXI prendono vita insieme a mostre temporanee, programmi di approfondimento e progetti educativi."
51 當地人推薦
L'Aquila
51 當地人推薦
Museo di Arte Contemporanea Maxxi L’Aquila nel prestigioso e antico edificio di Palazzo Ardinghelli, nel Centro storico della città: "Un laboratorio dedicato alla produzione artistica e culturale aperto al territorio e alle sue energie. Uno spazio dove le collezioni di arte, architettura e fotografia del MAXXI prendono vita insieme a mostre temporanee, programmi di approfondimento e progetti educativi."

Eventi estate 2024

In aggiornamento continuo
Cantieri Immaginario

Offerta gastronomica

Il Mercatino Contadino Nutrire L’Aquila nasce nel 2016 con il fine di creare sbocco di vendita alle Aziende Agricole danneggiate dal violento terremoto del 2009. Al contempo, lo spazio offre ai cittadini residenti un luogo sicuro e accogliente dove acquistare prodotto locale e sostenere così il rilancio dell’economia del territorio. E’ aperto tutti i giorni, eccetto domenica e lunedì, dalle ore 8.30 alle 13.30 e dalle 16.00 alle 19.30. Il Mercato Contadino si trova vicino alla stazione ferroviaria, è facilmente raggiungibile con la macchina ed è dotato di un ampio parcheggio riservato alla clientela. L’offerta del mercato è molto ricca: l’ortofrutta propone eccellenze del territorio, fresche e di stagione. Sono sempre presenti anche i latticini e i formaggi (fra cui il Pecorino Canestrato di Castel Del Monte Presidio Slow Food) la carne e i salumi come la Ventricina del Vastese Presidio Slow Food. Il territorio è particolarmente vocato per la coltivazione del grano e dei legumi, alla base di moltissime ricette della cucina tradizionale. Molti di questi prodotti autoctoni sono Presidi Slow Food, in particolare, al mercato è possibile acquistare numerosi prodotti e farine di Grano Solina dell’Appennino abruzzese e diverse varietà di legumi, fra cui i Fagioli di Paganica, la Lenticchia di Santo Stefano di Sessanio, il Cece di Navelli. Un’ampia sezione è dedicata alle bevande: succhi di frutta, vini tipici e birre artigianali. Una parte dei prodotti in vendita riguarda invece l’artigianato tradizionale (specialmente il filato di lana e i prodotti tessili) e di cosmesi naturale, prodotti secondari di tutte quelle aziende agricole che hanno fatto della differenziazione il loro punto di forza. I produttori sono stati selezionati dalle organizzazioni CIA e Slow Food privilegiando le produzioni biologiche ed attente alla sostenibilità ambientale. Il mercato ospita le attività proposte da Slow Food sul territorio oltre ad eventi di presentazione dei prodotti e delle aziende. Queste ultime possono inoltre proporre laboratori interattivi aperti ai clienti abituali e non solo.
Mercato Contadino L'Aquila
4 Via Eusanio Stella
Il Mercatino Contadino Nutrire L’Aquila nasce nel 2016 con il fine di creare sbocco di vendita alle Aziende Agricole danneggiate dal violento terremoto del 2009. Al contempo, lo spazio offre ai cittadini residenti un luogo sicuro e accogliente dove acquistare prodotto locale e sostenere così il rilancio dell’economia del territorio. E’ aperto tutti i giorni, eccetto domenica e lunedì, dalle ore 8.30 alle 13.30 e dalle 16.00 alle 19.30. Il Mercato Contadino si trova vicino alla stazione ferroviaria, è facilmente raggiungibile con la macchina ed è dotato di un ampio parcheggio riservato alla clientela. L’offerta del mercato è molto ricca: l’ortofrutta propone eccellenze del territorio, fresche e di stagione. Sono sempre presenti anche i latticini e i formaggi (fra cui il Pecorino Canestrato di Castel Del Monte Presidio Slow Food) la carne e i salumi come la Ventricina del Vastese Presidio Slow Food. Il territorio è particolarmente vocato per la coltivazione del grano e dei legumi, alla base di moltissime ricette della cucina tradizionale. Molti di questi prodotti autoctoni sono Presidi Slow Food, in particolare, al mercato è possibile acquistare numerosi prodotti e farine di Grano Solina dell’Appennino abruzzese e diverse varietà di legumi, fra cui i Fagioli di Paganica, la Lenticchia di Santo Stefano di Sessanio, il Cece di Navelli. Un’ampia sezione è dedicata alle bevande: succhi di frutta, vini tipici e birre artigianali. Una parte dei prodotti in vendita riguarda invece l’artigianato tradizionale (specialmente il filato di lana e i prodotti tessili) e di cosmesi naturale, prodotti secondari di tutte quelle aziende agricole che hanno fatto della differenziazione il loro punto di forza. I produttori sono stati selezionati dalle organizzazioni CIA e Slow Food privilegiando le produzioni biologiche ed attente alla sostenibilità ambientale. Il mercato ospita le attività proposte da Slow Food sul territorio oltre ad eventi di presentazione dei prodotti e delle aziende. Queste ultime possono inoltre proporre laboratori interattivi aperti ai clienti abituali e non solo.
Bottega Contadina Via Beato Cesidio 33 Aperta dal martedì al sabato 9.00/14.30 e 16.00/19.30 Frutta, Verdura dei piccoli produttori locali, prodotti tipici aquilani
La Bottega Contadina
Bottega Contadina Via Beato Cesidio 33 Aperta dal martedì al sabato 9.00/14.30 e 16.00/19.30 Frutta, Verdura dei piccoli produttori locali, prodotti tipici aquilani