Guidebook for Siracusa

Elisabetta
Guidebook for Siracusa

Arts & Culture

L'isola di Origia costituisce la parte più antica della città di Siracusa rappresentandone la rispettiva circoscrizione, la nona ed ultima sul territorio cittadino. Con una vasta presenza di Bar pub ristoranti e pizzerie si ha tutto ciò che occorre per andare a letto alle prime luci dell'alba.
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奧爾蒂賈
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L'isola di Origia costituisce la parte più antica della città di Siracusa rappresentandone la rispettiva circoscrizione, la nona ed ultima sul territorio cittadino. Con una vasta presenza di Bar pub ristoranti e pizzerie si ha tutto ciò che occorre per andare a letto alle prime luci dell'alba.
L'Orecchio di Dionisio (o Orecchio di Dionigi) è una grotta artificiale che si trova nell'antica cava di pietra detta latomia del Paradiso, sotto il Teatro Greco di Siracusa. Scavata nel calcare, è alta circa 23 m e larga dai 5 agli 11 m, e si sviluppa in profondità per 65 m[1], con un andamento ad S che lo rende anche un luogo di amplificazione acustica dei suoni.
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戴歐尼修斯的耳朵
Via Ettore Romagnoli
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L'Orecchio di Dionisio (o Orecchio di Dionigi) è una grotta artificiale che si trova nell'antica cava di pietra detta latomia del Paradiso, sotto il Teatro Greco di Siracusa. Scavata nel calcare, è alta circa 23 m e larga dai 5 agli 11 m, e si sviluppa in profondità per 65 m[1], con un andamento ad S che lo rende anche un luogo di amplificazione acustica dei suoni.
Il museo archeologico regionale Paolo Orsi di Siracusa è uno dei principali musei archeologici d'Europa. Il museo comprende reperti risalenti dai periodi della preistoria fino a quelli greco e romano provenienti da scavi della città e da altri siti della Sicilia. Il piano terreno è diviso in 4 settori (A-B-C e D), mentre il corpo centrale (Area 1) è dedicato alla storia del Museo e vi sono presentati brevemente i materiali esposti nei singoli settori. Infine è presente un settore numismatico nel seminterrato.
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保羅·奧爾西地區考古博物館
66 Viale Teocrito
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Il museo archeologico regionale Paolo Orsi di Siracusa è uno dei principali musei archeologici d'Europa. Il museo comprende reperti risalenti dai periodi della preistoria fino a quelli greco e romano provenienti da scavi della città e da altri siti della Sicilia. Il piano terreno è diviso in 4 settori (A-B-C e D), mentre il corpo centrale (Area 1) è dedicato alla storia del Museo e vi sono presentati brevemente i materiali esposti nei singoli settori. Infine è presente un settore numismatico nel seminterrato.
Il Parco archeologico della Neapolis è un'area naturale colma di reperti archeologici appartenenti a più epoche della storia siracusana. Per la quantità e la rilevanza dei suoi monumenti è considerata una delle zone archeologiche più importanti della Sicilia, nonché tra le più vaste del Mediterraneo.
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Parco Archeologico della Neapolis
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Il Parco archeologico della Neapolis è un'area naturale colma di reperti archeologici appartenenti a più epoche della storia siracusana. Per la quantità e la rilevanza dei suoi monumenti è considerata una delle zone archeologiche più importanti della Sicilia, nonché tra le più vaste del Mediterraneo.

Sightseeing

Il Teatro greco di Siracusa è un teatro costruito nella sua prima fase nel V secolo a.C., situato all'interno del Parco archeologico della Neapolis, sulle pendici sul lato sud del colle Temenite e rifatto nel III secolo a.C. e ancora ritrasformato in epoca romana. Sin dal 1914 con la nascita dell'INDA lo spazio scenico del teatro greco è stato utilizzato prevalentemente per le cosiddette "rappresentazioni classiche" di tragedie e commedie greche, seguendo i dettami della tradizione. Salvo pochi utilizzi per concerti o premiazioni ufficiali come il Premio Vittorini, il teatro è stato sempre limitato nel suo utilizzo in ragione della sua conservazione. Nel 2014 l'Assessorato Regionale ai Beni Culturali ha autorizzato l'utilizzo del teatro per spettacoli estivi di musica, lirica e danza
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希臘劇場
Via Luigi Bernabò Brea
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Il Teatro greco di Siracusa è un teatro costruito nella sua prima fase nel V secolo a.C., situato all'interno del Parco archeologico della Neapolis, sulle pendici sul lato sud del colle Temenite e rifatto nel III secolo a.C. e ancora ritrasformato in epoca romana. Sin dal 1914 con la nascita dell'INDA lo spazio scenico del teatro greco è stato utilizzato prevalentemente per le cosiddette "rappresentazioni classiche" di tragedie e commedie greche, seguendo i dettami della tradizione. Salvo pochi utilizzi per concerti o premiazioni ufficiali come il Premio Vittorini, il teatro è stato sempre limitato nel suo utilizzo in ragione della sua conservazione. Nel 2014 l'Assessorato Regionale ai Beni Culturali ha autorizzato l'utilizzo del teatro per spettacoli estivi di musica, lirica e danza
Il castello Maniace è uno dei più importanti monumenti del periodo svevo a Siracusa e uno tra i più bei castelli federiciani. Il castello presenta una poderosa struttura a quadrilatero di 51 metri per lato di circa 12 m di altezza di aspetto severo in virtù del suo scopo difensivo. Ai quattro angoli della costruzione sono quattro torri cilindriche inserite armoniosamente nell'opera muraria. Castel Maniace è accessibile attraverso la porta carraia della ex-caserma Abela sita, a Siracusa, in piazza Federico di Svevia. Attraversando il successivo cortile si trova un ponte in muratura che adduce ad una porta, con colonne laterali, di epoca spagnola (XVI secolo). Tale ponte ha sostituito l'antico ponte levatoio ligneo che scavalcava il fossato che circondava il castello all'epoca della costruzione e lo separava dalla estrema punta meridionale di Ortigia; il largo fossato, colmato nel Cinquecento, metteva in comunicazione il Porto Grande con il mare aperto e a ponte alzato permetteva una migliore difesa del castello in caso di attacco. Scavi effettuati a scopo di saggio hanno indicato che l'altezza originaria delle mura era di circa 18 metri. Lo spessore medio delle mura principali è di circa 3,5 m. La facciata principale è orientata verso Ortigia, i lati a nord-est e a sud-ovest all'epoca della costruzione erano a picco sul mare e così rimasero fino al XVI secolo quando gli spagnoli eressero i due rispettivi contrafforti. Contrasta con l'aspetto generale dell'opera, preminentemente militare, il portale marmoreo decorato, la cui profondità della strombatura fu sfruttata dai costruttori per realizzarvi dei virtuosismi artistici. Pur seriamente erose dal tempo e danneggiate dall'opera degli uomini, tra gli stipiti esterni ed i pilastri interni, una serie di colonnine marmoree con capitelli a foglie uncinate permettono ancora l'individuazione di quattro figure zoomorfe, disposte due per lato, di probabile significato simbolico: sono individuabili due figure di leoni e di un ippogrifo; l'arco inferiore e l'archivolto presentano dei motivi floreali. Uno stemma imperiale del XVII secolo è posto in cima all'ogiva del portale stesso. Il castello deriva il suo nome da Giorgio Maniace, generale bizantino che nel 1038 riconquistò la città, in mano agli Arabi, ma per un breve periodo. Secondo il Fazello, fu nell'occasione dell'edificazione di una fortezza, detta dal popolo "Torre Maniace", che offerse in dono due arieti bronzei di fattura ellenistica, portati seco da Costantinopoli, che vennero posti a decorazione dell'entrata della fortificazione.
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曼尼亞切城堡
51 Via Castello Maniace
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Il castello Maniace è uno dei più importanti monumenti del periodo svevo a Siracusa e uno tra i più bei castelli federiciani. Il castello presenta una poderosa struttura a quadrilatero di 51 metri per lato di circa 12 m di altezza di aspetto severo in virtù del suo scopo difensivo. Ai quattro angoli della costruzione sono quattro torri cilindriche inserite armoniosamente nell'opera muraria. Castel Maniace è accessibile attraverso la porta carraia della ex-caserma Abela sita, a Siracusa, in piazza Federico di Svevia. Attraversando il successivo cortile si trova un ponte in muratura che adduce ad una porta, con colonne laterali, di epoca spagnola (XVI secolo). Tale ponte ha sostituito l'antico ponte levatoio ligneo che scavalcava il fossato che circondava il castello all'epoca della costruzione e lo separava dalla estrema punta meridionale di Ortigia; il largo fossato, colmato nel Cinquecento, metteva in comunicazione il Porto Grande con il mare aperto e a ponte alzato permetteva una migliore difesa del castello in caso di attacco. Scavi effettuati a scopo di saggio hanno indicato che l'altezza originaria delle mura era di circa 18 metri. Lo spessore medio delle mura principali è di circa 3,5 m. La facciata principale è orientata verso Ortigia, i lati a nord-est e a sud-ovest all'epoca della costruzione erano a picco sul mare e così rimasero fino al XVI secolo quando gli spagnoli eressero i due rispettivi contrafforti. Contrasta con l'aspetto generale dell'opera, preminentemente militare, il portale marmoreo decorato, la cui profondità della strombatura fu sfruttata dai costruttori per realizzarvi dei virtuosismi artistici. Pur seriamente erose dal tempo e danneggiate dall'opera degli uomini, tra gli stipiti esterni ed i pilastri interni, una serie di colonnine marmoree con capitelli a foglie uncinate permettono ancora l'individuazione di quattro figure zoomorfe, disposte due per lato, di probabile significato simbolico: sono individuabili due figure di leoni e di un ippogrifo; l'arco inferiore e l'archivolto presentano dei motivi floreali. Uno stemma imperiale del XVII secolo è posto in cima all'ogiva del portale stesso. Il castello deriva il suo nome da Giorgio Maniace, generale bizantino che nel 1038 riconquistò la città, in mano agli Arabi, ma per un breve periodo. Secondo il Fazello, fu nell'occasione dell'edificazione di una fortezza, detta dal popolo "Torre Maniace", che offerse in dono due arieti bronzei di fattura ellenistica, portati seco da Costantinopoli, che vennero posti a decorazione dell'entrata della fortificazione.
Il duomo di Siracusa, cattedrale della città, sorge sulla parte elevata dell'isola di Ortigia, incorporando quello che fu il tempio sacro in stile dorico più importante della polis siracusana, dedicato ad Atena (Minerva) e convertito in chiesa con l'avvento del cristianesimo. Venne dedicato alla Natività di Maria Santissima. Considerata la chiesa più importante della città di Siracusa, è entrata a far parte dei beni protetti dall'UNESCO in quanto patrimonio dell'umanità. Il suo stile è all'esterno principalmente barocco e rococò, mentre al suo interno alterna parti risalenti all'epoca siceliota, poiché appartenenti al tempio greco e parti risalenti all'epoca medievale, costruite dai bizantini verso il seicento e così lasciate fino ai giorni attuali. La sua struttura interna è composta in diverse navate e cappelle, le quali hanno uno stile classico e decorato, tipico del barocco anch'esso. Di grande significato religioso, custodisce statue, reliquie e spoglie di santi, martiri e nobili siracusani. I suoi arredi hanno visto il susseguirsi di artisti provenienti da più parti d'Italia e dall'estero. Da sempre simbolo della religiosità siracusana, la cattedrale attraversò le varie fasi storiche e culturali della città.
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錫拉庫薩大教堂
5 Piazza Duomo
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Il duomo di Siracusa, cattedrale della città, sorge sulla parte elevata dell'isola di Ortigia, incorporando quello che fu il tempio sacro in stile dorico più importante della polis siracusana, dedicato ad Atena (Minerva) e convertito in chiesa con l'avvento del cristianesimo. Venne dedicato alla Natività di Maria Santissima. Considerata la chiesa più importante della città di Siracusa, è entrata a far parte dei beni protetti dall'UNESCO in quanto patrimonio dell'umanità. Il suo stile è all'esterno principalmente barocco e rococò, mentre al suo interno alterna parti risalenti all'epoca siceliota, poiché appartenenti al tempio greco e parti risalenti all'epoca medievale, costruite dai bizantini verso il seicento e così lasciate fino ai giorni attuali. La sua struttura interna è composta in diverse navate e cappelle, le quali hanno uno stile classico e decorato, tipico del barocco anch'esso. Di grande significato religioso, custodisce statue, reliquie e spoglie di santi, martiri e nobili siracusani. I suoi arredi hanno visto il susseguirsi di artisti provenienti da più parti d'Italia e dall'estero. Da sempre simbolo della religiosità siracusana, la cattedrale attraversò le varie fasi storiche e culturali della città.

Food Scene

Trattoria Pizzeria del Forestiero Cucina tipica siciliana, pizza leggera e prezzi LIRA=EURO
Pizzeria Del Forestiero
2 Corso Timoleonte
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Gelateria Bianca
138 Corso Umberto I
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Dakoky Sushi Fusion
64 Viale Montedoro
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